Mi incuriosisce questa vicenda, anche perché basta un po’ co’ ‘sto cazzo de virus.
Premesso che così come lo raccontano a me sembra un assassinio bello e buono, indipendentemente dai verdetti dei giudici (i treggatti più vecchi sanno come la penso sui giudici),
e premesso anche che io sono favorevole all’eutanasia e anche al suicidio libero e assistito, facoltà che mi sentirei sollevato ad avere a disposizione per me senza dover, alla bisogna, trascinarmi fino in Svizzera – e non sarà un abuso a farmi cambiare idea, come molteplici cadute più o meno rovinose non sono mai state capaci di farmi cambiare idea sulla Motocicletta,
vorrei esternare sul caso una osservazione ditesca di quelle che così ben mi si attagliano:
esprimere il consenso all’eutanasia ma subordinandolo a una conferma successiva mi pare come comprare una macchina a rate e riservarsi il consenso a pagarla, alla scadenza delle bollette, di volta in volta.