…pare che a ‘sto monno nun succede gnent’artro, ve’? E invece.
Vi ricordate, diletti treggatti, di questo?
No, vero? E ci mancherebbe altro. E per questo io ve lo linko.
Mi ha contattato il legittimo proprietario – non MarcoAurelio, l’uomo che lo ha tradotto; dal greco, credo, ma se fosse dal latino, uguale.
È stato molto gentile, o comunque molto più gentile di quanto sarei stato io al suo posto.
In sostanza mi ha chiesto “ma mo chi cazzo saresti te? E che cazzo c’entri co’ me?”
Io gli ho risposto spiegandogli la millanteria, e linkandogli a parziale discolpa lo stesso post che ho linkato poco sopra.
E quindi, anche paventando un – sacrosanto – intervento delle Polizie Postali di mezza Europa, mi sono finalmente attivato (avrei potuto / dovuto farlo prima; ma mi mancava lo stimolo, e si sa come sono i pigri…): ho scoperto il modo di ritirare la pubblicazione, restituendo così, in qualche modo e con qualche ritardo, il maltolto. E l’ho fatto.
A questo punto, il legittimo proprietario mi ha sorpreso: “Ambè. Allora capisco. Guarda, puoi lasciarlo dov’è: magari raggiunge qualche lettore in più.”
Troppo tardi: l’Accademico Marino Voglio è morto. Sepolto illacrimato e spiumato delle sue piume altrui.
(spero che adesso che non ho più pubblicazioni il Prestigioso Sito smetta di tirarmi per la giacchetta: un tale ti ha citato, compra l’accesso premium, scopri chi è, godi)
E adesso dovrei forse fare il nome di cotanto signore.
Ma non lo farò. In questo blog non si parla mai di sani di mente.