«Ti sarei grata se ti limitassi a suonare il clarinetto, quando io sono in casa. I sassofoni mi inquietano. Quello grosso (il baritono, NdT), in particolare, è stridente» (LaSignora)
La traduzione – ho controllato – è esatta. Forse ho bisogno di un esperto in lingue indoeuropee che mi ragguagli sulle possibili accezioni della parola “stridente”; d’altra parte maestri di sassofono sottomano per un consulto sul fatto non ne ho.
OppureEppure: «Ti piace quel Dukoff? E prenditelo. E ti farà piacere sapere che è appartenuto al sommo F.
Bada che va studiato a parte, come la Vespa e come il Cinquino: è difficile da intonare e, in qualche modo, strano.
Ah, e dicono certi* che i Dukoff cambiano nel tempo perché contengono piombo nella lega; e dunque sarebbero anche tossici; ma noi vi ci fumeremo sopra una bella sigaretta, mentre ci pensiamo, nevvero…» [riverito e beneamato (da me, quantomeno) Mº T.S. – 19xx e.c.]
* protosciachimisti?